Dimagrire con la dieta Paleontologica o Paleo

dieta Paleontologica

La dieta Paleontologica, detta comunemente Paleo, più che un regime alimentare vero e proprio è una filosofia correlata all’alimentazione, che si basa su semplici congetture, più volte smentite da numerose ricerche scientifiche negli ultimi anni. La teoria di base parte dal presupposto che le malattie dell’uomo contemporaneo, quali problemi cardio circolatori, tumori e obesità, siano dovute essenzialmente allo stile alimentare diffusosi con le scoperte che riguardano la cottura dei cibi, l’agricoltura e l’allevamento. I sostenitori della dieta Paleo ritengono che mangiando i cibi che i nostri progenitori avevano a disposizione nel Paleolitico si possa dimagrire e tornare in forma, evitando per altro di sviluppare molteplici delle malattie oggi più diffuse.

Come funziona la dieta Paleo

La questione è semplice, si tratta di mangiare come un cacciatore-raccoglitore del Paleolitico. Per seguire questa dieta quindi non è necessario calcolare le calorie dei cibi o fare attenzione alle quantità di macro e micro nutrienti assunte; si tratta piuttosto di basare la propria alimentazione su carne, pesce, frutta e verdura. La dieta Paleontologica quindi elimina completamente dalla tavola alcuni alimenti: latticini e qualsiasi derivato del latte, cereali e leguminose di qualsivoglia genere. Dalla dieta si devono eliminare anche additivi alimentari, zucchero raffinato, sale, alimenti conservati o elaborati, bevande che non siano l’acqua, quindi sia le bibite che i succhi di frutta, per non parlare poi dell’alcool.

Gli alimenti che si possono consumare

Gli alimenti compresi nella dieta Paleo sono pochi, stiamo parlando di carne, pesce, olio vegetale, frutta e verdura. Le erbe aromatiche si possono utilizzare liberamente, mentre sale e zucchero sono da dimenticare, così come farine, fagioli e leguminose in generale. Il pasto tipo della dieta Paleo comprende una porzione di carne magra, o di pesce, alla piastra e un contorno di verdure crude con poco olio. Le carni devono provenire da allevamenti che non prevedono l’utilizzo di mangimi o additivi; i pesci dovrebbero essere di cattura e non di allevamento. Frutta e verdura vanno scelte di stagione evitando i prodotti coltivati facendo uso di pesticidi e di fertilizzanti chimici, quindi sì ai prodotti bio.

Si dimagrisce con la dieta Paleo?

Certamente sì, si dimagrisce nel breve periodo; questo anche perché si eliminano dalla dieta buona parte degli alimenti che presentano una maggiore densità energetica, come ad esempio tutti gli alimenti amidacei. Per altro limitare il numero di alimenti da utilizzare per preparare i cibi quotidiani porta spesso ad annoiarsi di ciò che si mangia, il nostro cervello infatti ci spinge verso la varietà del cibo. Il risultato spesso è quello di una costante riduzione delle porzioni preparate, in quanto con il passare dei mesi si tende a considerarli poco appetibili.

La dieta Paleo è consigliata?

In linea generale chi avverte dei fastidi dopo i pasti o è in stato di forte obesità trova un forte giovamento dalle modifiche apportate alla dieta quotidiana. Per quanto riguarda la dieta Paleo conviene però precisare che si tratta di un tipo di alimentazione adatta solo nel breve periodo. A lungo andare evitare di consumare leguminose e cereali porta a limitare l’introito di alcuni nutrienti fondamentali per la nostra salute. Inoltre l’eccesso di proteine e di grassi porta ad uno stile di vita dannoso nel corso del tempo. Stiamo infatti parlando di una dieta non equilibrata, carente di molteplici nutrienti essenziali. Per altro le teoria su cui si basa questo tipo di dieta sono state più volte smentite nel corso del tempo, anche dagli archeologi. I nostri antenati hanno cominciato a mangiare cereali già a partire da circa 20.000 anni prima del Paleolitico. Inoltre gli ominidi si cibavano prevalentemente di tuberi e alimenti amidacei, mentre la carne e il pesce erano disponibili solo saltuariamente.

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