Le differenze tra una birra artigianale di qualità e una birra commerciale

birra artigianale

Le birre artigianali spopolano sempre di più all’interno delle birrerie e nei bar. Gli amanti della birra apprezzano la maggiore intensità di gusto e profumo di una birra artigianale rispetto a quelle commerciali.

Secondo un decreto legge varato nel 2016, in Italia si definiscono “birre artigianali” tutte quelle specialità di birra prodotte senza l’aggiunta di conservanti e additivi, che non subiscono un processo di pastorizzazione e microfiltrazione.

La maggior parte delle birre artigianali più conosciute vantano di una qualità eccellente, si riconoscono per il colore, la profumazione e il gusto al palato. Ci sono tante differenze tra una birra artigianale e una birra commerciale, prodotta in impianti industriali. Differenze che gli amanti delle birre riconoscono solo guardandole.

Birra artigianale e birra commerciale: le differenze

Ciò che rende ottima e di qualità una birra artigianale è la cura e la selezione degli ingredienti di base. Tutte le birre contengono al loro interno acqua, malto, luppolo, lieviti e aromi (in alcuni casi. Tuttavia, nel caso delle birre artigianali c’è una maggiore attenzione alla selezione degli ingredienti che compongono questa bevanda alcolica. Scopri tutte le birre presso la buatta Catania.

Le differenze principali tra una birra artigianale e una birra industriale possono essere racchiuse in quattro categorie differenti:

  • Metodo di produzione;
  • Scelta degli ingredienti;
  • Sperimentazione;
  • Gusto.

La legge stabilisce che una birra artigianale debba essere realizzata da birrifici e microbirrifici che non superano i 10.000 ettolitri di bionda prodotta annualmente. La quantità limitata di produzione garantisce, dunque, una maggiore qualità del prodotto. La birra artigianale, a differenza di quella industriale, è una birra cruda e non può essere immagazzinata per un lungo periodo di tempo.

Al contrario, le birre industriali sono prodotte in quantità maggiori e sono tutte filtrate e pastorizzate, così da permettere la consumazione anche a lungo periodo e in luoghi distanti dal luogo di produzione.

Gli ingredienti delle birre artigianali e industriali

I produttori di birra industriale fanno ricorso ad ingredienti sostitutivi del malto d’orzo, come il riso, il mais o cereali meno costosi che permettono di abbassare i costi di produzione. Un birrificio artigianale, invece, sceglie solo ingredienti di alta qualità e tutto viene controllato con una certificazione, così da evitare eventuali contaminazioni che gravano sulla resa finale della birra.

Birra artigianale e birra industriale: la sperimentazione

La sperimentazione della birra è fondamentale per i mastri birrai che realizzano birre artigianali, non solo durante la scelta degli ingredienti ma anche durante l’esecuzione della ricetta.

La produzione di una birra commerciale risulta standardizzata nei metodi e nelle procedure, così da realizzare un prodotto omogeneo. Con la birra artigianale, invece, si assiste ad una vera e propria arte dove creatività e passione si uniscono per realizzare un capolavoro.

Birra artigianale e birra industriale: il gusto

La pastorizzazione a cui sono sottoposte le birre industriali è un processo che aiuta ad eliminare il rischio di contaminazioni, grazie all’alta temperatura. Tuttavia, questa temperatura eccessiva distrugge numerose sostanze nutritive della birra e il gusto cambia.

Le birre artigianali hanno un potere nutritivo più elevato e il gusto non viene alterato da nessun processo. Essendo un prodotto crudo e vivo, anche dopo l’imbottigliamento la birra subisce una seconda fermentazione dovuta ai lieviti presenti e il sapore risulta più intenso.

 

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